Immissioni acustiche e animali nel condominio

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Immissioni acustiche e animali nel condominio

Nell’ambito del condominio, l’abbaio del cane è sicuramente la più frequente tra le immissioni acustiche che vengono lamentate dai vicini. In passato, secondo la prassi giurisprudenziale più diffusa, l’abbaiare del cane rappresentava una immissione anormale e intollerabile, con l’inevitabile e conseguente condanna nei confronti del suo proprietario. La giurisprudenza oggi, parte da un presupposto differente, considerando l’abbaio del cane un fatto naturale che rientra nei “rumori di fondo” che caratterizzano il vivere collettivo. Da ciò ne deriva che la molestia ex art. 844 c.c. non viene integrata dal mero fatto di abbaiare (l’abbaiare è una insopprimibile espressione del cane) ma solo dal superamento della soglia della normale tollerabilità, che si verifica ad esempio quando l’abbaio sia continuo ed ininterrotto e tale  da impedire il riposo notturno.

Cass. Civ. 26 marzo 2008  n.7856

La presenza di un cane all’interno di una struttura condominiale non deve essere lesiva dei diritti degli altri condomini, sicchè i proprietari dell’animale devono ridurre al minimo le occasioni di disturbo  e prevenire le possibile cause di agitazione ed eccitazione dell’animale stesso, soprattutto nelle ore notturne; occorre, però tenere presente che la natura del cane non può essere coartata al punto da impedirgli del tutto di abbaiare  e che episodi saltuari di disturbo da parte dell’animale possono e devono essere tollerati dai vicini, in nome dei principi del vivere civile.

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