Fughe di gas negli edifici…….
Una Amministratrice scrive dopo la notizia del crollo di una palazzina per una fuga di gas nel Savonese:
Come può lo stesso amministratore imporre al privato la verifica dei propri impianti singoli?
Le comunicazioni o avvisi inviate al condominio di richiamo all’attenzione per manutenzione impianti non servono a nulla perchè vengono tenute in considerazione solo da pochi?
Chiedo se l’amministratore puo’ essere ritenuto responsabile di impianti autonomi di riscaldamento e/o di altri impianti nei singoli appartamenti e come tutelarsi e tutelare i condomini stessi da irresponsabilità.
Ringrazio cordialmente
ESPERTO ANAPIC RISPONDE:
Controllare le caldaie serve per accertare il buon funzionamento degli impianti e permette una corretta combustione, con conseguente riduzione dell’impatto ambientale e delle spese di gestione.
Secondo la legge, è il responsabile dell’impianto (l’occupante dell’appartamento o l’amministratore, nel caso di un condominio) che deve preoccuparsi di effettuare la manutenzione periodica.
Se il responsabile conduce un impianto senza la corretta manutenzione, è soggetto alle sanzioni previste dalla Legge. Ovviamente, la manutenzione periodica deve essere affidata a un manutentore o a un’impresa che sia in possesso dei requisiti tecnico-professionali stabiliti dalla normativa vigente.
In linea di massima, la dichiarazione vale per due anni, ma è opportuno tenere conto della normativa regionale in materia, così come le ispezioni di sicurezza possono essere regolamentate in modo diverso dalle Province e dai Comuni se hanno una popolazione superiore ai 40.000 abitanti.
Conviene, quindi, informarsi presso l’Ufficio Comunale competente relativamente ai controlli da eseguire e alla burocrazia conseguente, in modo da rispettare le scadenze previste ed evitare le sanzioni pecuniarie conseguenti.”
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