Allarme 110% : a lanciarlo l’ANAPIC, con la presidente Lucia Rizzi che solleva per l’ennesima volta le criticità da subito emerse, anzitutto la mancata trasparenza e comprensibilità della disciplina normativa nella sua applicazione nei confronti degli utenti.
“Sono moltissime le richieste di supporto da parte degli amministratori di condominio, che si ritrovano cantieri aperti e fermi da mesi, poiché le imprese edili in crisi di liquidità e di materiali hanno momentaneamente congelato i lavori in corso”.
“La cessione del credito – prosegue la presidente Rizzi – ha generato fortissime aspettative coinvolgendo molti operatori economici del credito, che hanno selezionato le imprese in base al fatturato e alla grandezza su criteri diversi rispetto alla affidabilità e competenza, a scapito delle medie e piccole, peraltro non considerate e supportate dagli istituti bancari che hanno agevolato grossi fondi generando forti speculazioni nel mercato immobiliare abbagliato dalla possibilità del 110 %”.
Una misura così forte ha stravolto il mercato facendo salire il prezzo delle materie prime per le ristrutturazioni edilizie senza considerare che difficilmente si controlla il valore di un’opera che non si paga e che tale situazione ha coinvolto molti attori avvantaggiati da un maggior costo delle opere che potrebbero essere state gonfiate ai danni dello Stato.
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