Impugnazione del verbale di assemblea
Impugnazione del verbale di assemblea:
QUESITO:
Mi trovo in “difficoltà” con il mio condominio, volevo porvi un quesito, non saprei a chi altro rivolgermi.
Ieri è stata fatta l’assemblea condominiale con l’amministratore scelto dal mio condominio; lo stesso mio condominio, premetto, che è formato da 3 mini palazzine, la mia palazzina è la più piccola formata da sole tre famiglie (compresa la mia); l’anno scorso è stata fatta una riunione e tra tutti i punti si è anche deciso di eliminare il servizio di pulizie che incideva di 300 euro in più il totale delle rate condominiali con consenso di tutte e tre le famiglie, ma ieri che è stata fatta un’altra riunione, una delle tre famiglie ha votato per il ripristino del servizio;
la mia domanda è: è normale che abbia “vinto” lei e il servizio venga ripristinato dato che è una famiglia su tre? i millesimi rispettivi per famiglia sono i seguenti:
– famiglia 1 (lei) 92,51
– famiglia 2 (io) 49,66
– famiglia 3 (contraria come me al servizio) 48,93.
Nostro totale 98,59, mi sembra di avere quindi più teste e più millesimi dalla mia.
Posso impugnare questo verbale?
Ringrazio anticipatamente e colgo l’occasione per salutare.
ESPERTO ANAPIC RISPONDE:
In linea di massima, sembra che la sussistenza o meno del diritto all’impugnazione sia – per così dire – un falso tema.
Se, infatti, le maggioranze formatesi in assemblea sono quelle riportate nel quesito, la delibera non ha approvato il ripristino del servizio e, quindi, non c’è proprio materia del contendere per un’impugnazione.
Detto questo, è doveroso ricordare e sottolineare che un parere sensato circa l’impugnazione di una delibera può essere espresso unicamente dopo l’esame analitico dei documenti (dal verbale della precedente assemblea all’avviso di convocazione della “nuova” al verbale di quest’ultima assemblea).
Questo è tanto più vero quando le situazioni concrete sono – come sembra in questo caso, trattandosi apparentemente di un’ipotesi di condominio parziale – peculiari e diverse dai casi più “normali”.