La presidente Lucia Rizzi si è rivolta al nuovo esecutivo per chiedere più controlli nei cantieri e ostacolare i tentativi di arricchimento illecito.
Con l’insediamento del nuovo governo, la presidente di Anapic Lucia Rizzi ritorna a farsi cassa di risonanza degli amministratori di condominio e delle imprese, da tempo coinvolte nelle operazioni di riqualificazione edilizia ed energetica del patrimonio immobiliare nazionale (superbonus 110 per cento).
La responsabilità degli amministratori di condominio
È su queste basi, decisamente poco confortanti, che la presidente di Anapic reclama maggiori tutele al governo, in modo da agevolare le operazioni di riqualificazione edilizia e assicurare agli amministratori la possibilità di proseguire i cantieri avviati, mettendo in atto controlli oculati relativamente alla scelta di imprese e tecnici. «Gli amministratori di condominio, prima di affidarsi a qualsiasi impresa, sono tenuti ad effettuare verifiche mirate che impediscano di avviare lavori a rischio di sospensione», ha spiegato Rizzi, «è loro dovere, infatti, scegliere tecnici e direttori dei lavori con esperienza comprovata. Non si tratta di una scelta da fare a cuor leggero: da custode del bene e responsabile delle attività in essere nel complesso, l’amministratore ha una grossa incombenza».
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